Per chi sono i nuovi iMac 2021?

Apple ha da poco lanciato i nuovissimi iMac 2021. Ancora una volta sfidano le leggi della tecnica e della progettazione dei comuni mortali: in 11mm di spessore e 24" di diagonale, troviamo un computer completo.

Tutti parlano ovviamente delle caratteristiche tecniche e del nuovo processore M1, vero protagonista del “miracolo tecnologico”. Invece personalmente, superato lo stupore iniziale, mi sono domandato per quale mercato e utenti sia pensato il nuovo iMac. Ci sono molte scelte di rottura rispetto al passato, il ritorno dei colori, la cornice bianca, la forma spigolosa in stile iPad Pro , la rimozione del marchio dalla parte frontale. A chi vuole parlare Apple? Chi sono i suoi utenti e il suo mercato di riferimento?

Possiamo affermare con certezza, che l’azienda americana, ha un “pattern” di comportamento abbastanza consolidato e che si ripete nel tempo: nella prima fase lancia il nuovo prodotto in una sola versione, successivamente, conquistata una buona fetta di mercato, viene segmentato in fasce di prezzo e in ultima fase in colori. Dal primo iPod in poi, l’unica eccezione in questo schema consolidato, sono stati gli iMac del 1997, che in un mercato di “scatole grigie” sono stati presentati al pubblico subito colorati.

Se da una parte, sembra evidente la convergenza tra iPad Pro e iMac (stesso processore, forme molto simili tra loro), appare anche evidente che gli iMac parlano a un pubblico, più giovane e sbarazzino, e non ai professionisti per cui esiste la famiglia “Pro” a cui sono dedicate le colorazioni grigie.

Quindi le chiavi di lettura possono essere molteplici: da un lato la segmentazione e differenziazione dal mondo “Pro” e la scelta di puntare su un pubblico più giovane e meno “serio” , che preferisce un prodotto colorato;

dall’altro assecondare, dopo una crisi globale data da una pandemia, il desiderio delle persone di circondarsi di oggetti colorati, (si sa il colore influenza l’umore) anche se lo ritengo, personalmente, poco probabile.

Recentemente mi è capitato di guardare l’ultimo film d’animazione della Disney: “Raya e l’ultimo drago”, la sensazione che ho avuto immediatamente è che non fosse un prodotto per un pubblico occidentale, ma fosse decisamente pensato per il mondo asiatico: trama, personaggi, stile, forme e colori, non sono tipici della cultura e del gusto occidentale. Infatti dopo poco tempo, mi sono imbattuto in un articolo che avvalorava la mia ipotesi: Disney vuole conquistare il mercato asiatico, e per fare questo punta su prodotti pensati ad hoc.

Cook Says Chinese Tastes Considered in Apple Product Designs
— Bloomberg

È evidente da tempo che il mercato maturo occidentale non è tra le priorità di Apple (e non solo), e molte sue scelte stilistiche e cromatiche sono state per strizzare l’occhio (vedi gli iPhone color oro o le stesse memoji) a un mercato ancora da conquistare e decisamente più ricco e in crescita del nostro. Questo è sempre più evidente anche nell’interfaccia e molte funzionalità e novità in iOS 14 sono rivolte al mercato orientale.

In conclusione, Apple sta progettando pensando al mercato asiatico? Per me la risposta è sì. Tutti gli indizi portano in questa direzione e i nuovi iMac ne sono un buon esempio. Ovviamente lo fa a modo suo, interpretando trend e gusti del momento con la filosofia che caratterizza l’azienda, ma la sensazione è che da qualche anno a questa parte lo sguardo dell’azienda americana sia rivolto verso oriente e come conseguenza, anche i nostri gusti si stanno adeguando a quelli orientali.